1.1. L’IMPEGNO PER CONTRASTARE LA CORRUZIONE
Villa G Società Agricola s.r.l. ((di seguito anche l’Azienda o Società)) ha tra i suoi valori
primari quello dell’etica aziendale, per mezzo della quale trasmette un messaggio di lealtà,
correttezza e rispetto, che rappresenta un punto di riferimento nella realtà sociale in cui
opera.
La consapevolezza dei rischi di corruzione guida Villa G Società Agricola s.r.l. ad andare oltre
la pura compliance normativa, identificando le misure di prevenzione degli illeciti corruttivi
come parte integrante della responsabilità sociale della Società, al fine di proteggere la
propria organizzazione e tutti gli stakeholder.
In tale contesto, in coordinamento con il proprio Codice Etico ed ispirandosi alle migliori best
practice in tema di Anti-Corruption Compliance Program ed allo standard internazionale ISO
37001:2016, la Società ha definito la presente Policy Anticorruzione (di seguito anche “Policy”)
al fine di minimizzare il rischio di porre in essere comportamenti che possano essere
riconducibili a fattispecie corruttive.
1.2. IL CONTESTO NORMATIVO
Villa G Società Agricola s.r.l. è soggetta al rispetto delle leggi italiane e delle leggi dei
Paesi in cui opera, ivi incluse quelle di ratifica di convenzioni internazionali, che vietano la
corruzione di Pubblici Ufficiali e la corruzione tra privati, quali:
- la Convenzione dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sulla lotta alla
corruzione dei Pubblici Ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali;
- la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione;
- il Foreign Corrupt Practices Act (FCPA) emanato negli Stati Uniti;
- lo UK Bribery Act emanato nel Regno Unito.
Negli ultimi anni, la lotta alla corruzione ha assunto progressivamente maggiore importanza,
anche alla luce dell’inasprimento delle sanzioni associate alla persona fisica ed alla persona
giuridica (es. sanzioni pecuniarie, interdittive e detentive) nonché in considerazione degli
impatti in termini reputazionali.
I governi, sia a livello locale che attraverso accordi internazionali, hanno promosso un
impianto normativo che si pone l’obiettivo di scoraggiare fattispecie corruttive.
In tale ambito, Villa G Società Agricola s.r.l. ha deciso di mettere in atto e mantenere un
sistema di gestione per la prevenzione della corruzione, integrato al complessivo sistema di
gestione e controllo dei rischi cui è soggetta la Società, che include le seguenti componenti:
- Policy Anticorruzione approvata dal vertice dell’organizzazione;
- analisi e valutazione dei rischi di commissione degli illeciti corruttivi;
- principi, regole di comportamento e procedure a presidio delle aree sensibili al compimento di
atti corruttivi;
- attività informative e formative verso i Destinatari;
- modalità di funzionamento attraverso la definizione di ruoli e responsabilità, una procedura di
segnalazione ed un sistema disciplinare relativi ad eventuali violazioni;
- attività di monitoraggio periodica dei rischi di corruzione e dell’efficacia e adeguatezza della
policy.
1.3. DESTINATARI E AMBITO DI APPLICAZIONE
La presente Policy si applica agli Organi Sociali, ai Dipendenti, ai Procuratori e ai
Collaboratori con i quali Villa G Società Agricola s.r.l. instaura rapporti o relazioni d’affari
che, a qualsiasi titolo e a prescindere dalla tipologia di rapporto contrattuale, operano in
nome e per conto della Società (di seguito anche “Destinatari”).
La Policy Anticorruzione rappresenta, inoltre, un’integrazione del Modello Organizzativo
adottato ai sensi della disciplina italiana della “responsabilità degli enti per gli illeciti
amministrativi dipendenti da reato” contenuta nel D.Lgs. n. 231/2001 e costituisce lo strumento
a contrasto dei fenomeni corruttivi nella misura in cui un Anti-Corruption Compliance Program
sia previsto dalla normativa o dalle best practice dei paesi in cui la Società opera.
2.1. CONFLITTI DI INTERESSE
Nella conduzione di qualsiasi attività devono sempre evitarsi situazioni ove i soggetti
coinvolti nelle transazioni siano in conflitto di interesse con particolare riferimento a
interessi personali o familiari che potrebbero influenzare l’indipendenza di giudizio o
interferire con la capacità di assumere, in modo imparziale, decisioni nel migliore interesse
della Società.
Ogni situazione che possa costituire o determinare un conflitto di interesse deve essere
tempestivamente comunicata al superiore gerarchico in posizione manageriale.
Parimenti, il soggetto coinvolto deve astenersi tempestivamente dall’intervenire nel processo
operativo/ decisionale mentre al superiore in posizione manageriale è richiesto di individuare
le soluzioni operative atte a salvaguardare, nel caso specifico, la trasparenza e la correttezza
dei comportamenti nello svolgimento delle attività.
2.2. RAPPORTI CON LE TERZE PARTI
2.2.1. Ciclo Attivo
Non è consentito dare o promettere denaro o altre forme di utilità ai clienti Wholesale con
l’intento di effettuare una vendita a condizioni particolarmente vantaggiose (a titolo
esemplificativo in termini di quantità e/o prezzo di vendita).
Parimenti, è vietata qualsiasi richiesta o accettazione di denaro o altre utilità al fine di
applicare condizioni, non giustificate dal rapporto contrattuale, a vantaggio dei clienti,
nonché di agevolare irregolarità o frodi nell’attività Retail.
L’applicazione dei listini
prezzo, così come degli sconti, promozioni e omaggi ai clienti, devono rispettare le procedure
aziendali con particolare riferimento alla loro approvazione e relativa documentazione.
2.2.2. Ciclo Passivo
Non è consentito dare o promettere denaro o altre forme di utilità a un dipendente o
rappresentante di una controparte con cui la Società ha interesse a concludere una fornitura di
beni o servizi, al fine di ottenere un indebito vantaggio (ad esempio, uno sconto
ingiustificato).
Parimenti, è vietata qualsiasi richiesta o accettazione di denaro o altre utilità da parte di un
dipendente o rappresentante di una controparte al fine di ottenere un indebito vantaggio nella
conclusione di una fornitura.
Per quanto concerne il ricevimento di omaggi o ospitalità da parte
di terze parti, nell’ambito di rapporti di cortesia, si rimanda ai principi riportati nel
paragrafo 2.6. “Omaggi e spese di rappresentanza”.
La scelta dei fornitori e dei collaboratori esterni (compresi consulenti, agenti, altri) per
l’acquisto di beni e servizi si deve basare su valutazioni che consentano di affidarsi a
fornitori di comprovata qualità, integrità, affidabilità ed economicità.
In particolare:
- il processo di selezione deve essere trasparente e, nei limiti stabiliti dalle procedure
aziendali, prevedere una negoziazione competitiva tra più controparti;
- le scelte devono essere tracciate e i documenti che provano il rispetto delle procedure interne
e le finalità dell’acquisto adeguatamente archiviati;
- la stipula o la prosecuzione di qualsiasi rapporto deve essere interrotta nel caso in cui vi
siano atti o sospetti di comportamenti di natura corruttiva.
Le operazioni di acquisto di beni e servizi devono essere effettuate da soggetti autorizzati in
forza dei poteri di spesa definiti dal sistema di procure e dagli specifici limiti di importo
ivi previsti.
Per ogni operazione d’acquisto è necessario verificare e tenere traccia con idonea
documentazione:
- che il bene/servizio reso dal fornitore e/o dal consulente sia corrispondente a quello richiesto
e/o comunque concordato;
- che il prezzo corrisposto al fornitore/consulente sia in linea con i prezzi di mercato e/o
comunque giustificabile alla luce della prestazione resa e della specifica competenza richiesta.
È vietato effettuare pagamenti in favore di fornitori/ consulenti, che non trovino adeguata
giustificazione nel contesto del rapporto contrattuale costituito con gli stessi.
2.2.3. Gestione delle attività immobiliari e delle location
Le attività immobiliari e la gestione dei luoghi operativi rappresentano attività strategiche
per la Società e necessitano di essere gestite nel rispetto di specifiche procedure, con
riferimento all’approvazione dei progetti d’investimento da parte del vertice aziendale e dei
relativi processi esecutivi, inclusa la negoziazione competitiva.
In particolare, la gestione delle trattative e l’assunzione degli impegni per gli acquisti o
locazioni immobiliari ed i relativi investimenti, devono essere effettuati da soggetti
appositamente delegati e nel rispetto dei principi di correttezza e trasparenza, garantendo
tracciabilità degli accordi commerciali concordati con le controparti.
Non è consentito dare o promettere denaro o altre forme di utilità a un dipendente o
rappresentante di una controparte né parimenti, richiedere o accettare denaro o altre utilità in
occasione di una trattativa per la gestione di attività immobiliari, al fine di ottenere o
concedere un indebito vantaggio.
Il rapporto con eventuali intermediari immobiliari che agiscono per conto della Società o con i
contractor nei progetti esecutivi degli investimenti, devono essere gestiti nel rispetto dei
principi di legalità e non deve essere in alcun modo uno strumento per compiere atti corruttivi.
Il rapporto con la Pubblica Amministrazione nelle attività di gestione delle richieste di
provvedimenti amministrativi necessari per l’ottenimento di licenze o l’avvio dei lavori di
costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli immobili deve essere gestito nel rispetto dei
principi riportati nel successivo paragrafo 2.3. “Rapporti con le Autorità Pubbliche”.
2.3. RAPPORTI CON LE AUTORITÀ PUBBLICHE
Le relazioni della Società con i soggetti che rappresentano la Pubblica Amministrazione, i
Pubblici Ufficiali o i soggetti incaricati di pubblico servizio devono essere improntate su
principi di correttezza, lealtà e sulla massima trasparenza, nonché sull’osservanza delle
disposizioni di legge e di regolamento applicabili.
Nell’ambito dei rapporti con la Pubblica Amministrazione, i Pubblici Ufficiali o i soggetti
incaricati di pubblico servizio, non è ammesso ricercare o instaurare relazioni di favore,
influenza, ingerenza con l’obiettivo di condizionarne, direttamente o indirettamente, le
attività.
È vietato promettere ovvero offrire a rappresentanti della Pubblica Amministrazione denaro, beni
ed accordare vantaggi economici o utilità di qualsiasi genere, se non nei limiti del modico
valore nell’ambito di rapporti di cortesia, tali da non violare l’integrità e la buona
reputazione della Società.
I rapporti in oggetto devono essere gestiti solo da soggetti preposti ed autorizzati allo scopo,
nei limiti dei poteri attribuiti agli stessi con formale procura o nell’ambito e nei limiti dei
propri ruoli e responsabilità.
La tracciabilità di tutti i rapporti con la Pubblica Amministrazione, i Pubblici Ufficiali o i
soggetti incaricati di pubblico servizio deve essere assicurata dalla redazione di
verbali/report/note esplicative e dalla corretta archiviazione e conservazione degli stessi.
I verbali/report/note esplicative predisposti devono contenere informazioni atte a fornire una
completa ed esauriente rappresentazione dell’evento, quali:
- data e luogo dell’incontro/ contatto;
- l’oggetto e il motivo dell’incontro;
- nomi e ruoli di tutti i partecipanti dell’incontro;
- posizioni espresse sull’argomento discusso e conclusioni.
2.4. FACILITATION PAYMENT
Il termine “facilitation payment” si riferisce a pagamenti effettuati a favore di funzionari
delle Autorità Pubbliche allo scopo di accelerare, facilitare o assicurare l’attività prevista
nell’ambito dei doveri propri da parte dell’Ente Pubblico, quali:
- ottenimento di licenze, permessi o altri documenti ufficiali;
- elaborazione di documenti governativi, quali i visti o permessi di accesso in un paese estero;
- ottenimento di licenze, certificazioni, permessi o altre tipologie di autorizzazioni necessari
in ambito doganale.
- I facilitation payment costituiscono una forma di corruzione e pertanto sono vietati, in
qualsiasi forma, a prescindere da eventuali leggi o usanze del paese in cui la Società opera.
2.5. RISORSE UMANE
Il processo di gestione delle risorse umane deve essere svolto secondo criteri di imparzialità,
trasparenza, autonomia e indipendenza di giudizio.
In particolare:
- l’iter di selezione per l’assunzione del personale deve essere formalizzato e garantire
l’assenza di conflitti di interesse tra chi effettua la selezione e il candidato ed il rispetto
del principio di segregazione tra le funzioni richiedenti la risorsa e chi effettua la
selezione;
- il processo di valutazione del personale deve essere basato su criteri oggettivi e trasparenti e
l’erogazione di eventuali premi deve essere effettuata a seguito del raggiungimento di obiettivi
prefissati.
È vietata l’assunzione di dipendenti e collaboratori dietro specifica segnalazione di soggetti
terzi, in cambio di favori, compensi o altri vantaggi per sé e/o per la Società.
Le spese di trasferta del personale sono rimborsate nei limiti e nel rispetto delle procedure
aziendali che definiscono le tipologie di spese ammesse e i massimali di rimborso.
In particolare, le spese di trasferta sono riepilogate in una nota spese, con rimborso
analitico, approvate dal responsabile della funzione competente e rimborsate previa verifica di
validità, di coerenza con i massimali previsti, nonché di inerenza, da parte del soggetto a ciò
delegato.
È vietato utilizzare i fondi e i rimborsi per le spese di trasferta per finalità
differenti a quelle cui tali fondi o rimborsi sono destinati.
2.6. OMAGGI E SPESE DI RAPPRESENTANZA
Il termine “omaggi” è riferibile sia a prodotti aziendali che altri beni.
Il termine
“ospitalità” è riferibile a pasti, attività ricreative (biglietti o inviti a eventi sportive o
culturali), viaggi e pernottamenti in hotel, e altre forme di utilità.
Il termine “spese di rappresentanza” è riferibile a spese per l’erogazione di beni e servizi a
fini promozionali o di pubbliche relazioni.
Omaggi ed ospitalità sono ammessi per ragioni promozionali e commerciali o nell’ambito di
rapporti di cortesia; costituiscono invece una pratica corruttiva se elargiti con l’intento di
ottenere vantaggi di altro tipo, non dovuti o al fine di esercitare un’influenza impropria.
Omaggi ed ospitalità non possono mai essere ammessi, quindi né essere accettati né offerti, a
prescindere dal loro valore, se:
- sono in denaro;
- violano leggi o normative;
- sono dati o ricevuti per ottenere un vantaggio improprio o trattamenti di favore o motivati dal
desiderio di influenzare l’autonomia di giudizio.
Possono essere concessi omaggi o ospitalità nel rispetto delle procedure aziendali, con
particolare riferimento alla loro autorizzazione, all’identificazione della controparte
destinataria ed alla relativa documentazione.
Le spese di rappresentanza sostenute dal dipendente devono essere riepilogate in una nota spese,
con rimborso analitico, approvate dal responsabile della funzione competente e rimborsate previa
verifica di validità.
È consentito ricevere omaggi od ospitalità, nell’ambito di rapporti di cortesia, solo se di
modico valore e nel rispetto delle procedure aziendali, con particolare riferimento alle
modalità di accettazione ed ai limiti di importo ammessi.
2.7. SPONSORIZZAZIONI E LIBERALITÀ
Le sponsorizzazioni e le liberalità, in denaro o attraverso omaggi di prodotti a scopo
caritatevole effettuati verso ONLUS, associazioni no-profit ed organizzazioni senza scopo di
lucro, possono essere erogate nel rispetto delle procedure aziendali.
In particolare, devono essere debitamente autorizzate, con identificazione univoca delle
controparti destinatarie e delle motivazioni sottostanti l’erogazione.
Il contributo, se erogato in denaro, deve essere eseguito per il tramite di banche/intermediari
finanziari autorizzati al fine di garantirne la tracciabilità.
È vietato offrire o corrispondere sponsorizzazioni e liberalità nel caso possano essere
interpretati come finalizzati ad influenzare l’autonomia di giudizio o a ottenere trattamenti di
favore o vantaggi impropri.
2.8. RISERVATEZZA, TENUTA DELLA CONTABILITÀ E GESTIONE DEI FLUSSI FINANZIARI
È vietato utilizzare le informazioni acquisite nell’espletamento delle proprie attività per
scopi non connessi con lo stretto esercizio delle stesse.
In particolare, è fatto obbligo di:
- non divulgare a terze informazioni riservate di natura commerciale, industriale, finanziaria e
societaria, a meno che ciò non sia necessario per la conduzione delle attività di business e
previa sottoscrizione di uno specifico impegno alla non divulgazione. Tra le informazioni
oggetto di divieto di divulgazione sono inclusi, a titolo esemplificativo e non esclusivo: gli
elementi distintivi legati all’immagine ed ai concept delle campagne pubblicitarie, le immagini,
i nomi e le descrizioni dei prodotti, i contenuti dei social media e digitali.
- conservare con la massima cura, in luogo sicuro, le informazioni riservate eventualmente in
possesso.
Ciascun destinatario, dipendente o altro soggetto che operi in nome o per conto della Società,
per quanto di sua competenza e in relazione agli incarichi ad esso conferiti, è tenuto a
prestare la massima collaborazione affinché i fatti di gestione siano rappresentati
correttamente e tempestivamente nella contabilità aziendale e a conservare tutta la
documentazione di supporto, in modo che essa sia facilmente reperibile e consultabile da parte
dei soggetti abilitati al controllo.
Tutte le operazioni di carattere finanziario, nonché tutti i movimenti di denaro in entrata e in
uscita, devono essere effettuati da soggetti muniti dei relativi poteri, previa autorizzazione
ed essere sempre giustificati, tracciati e registrati.
È vietato l’accesso senza diritto a dati, informazioni o programmi contenuti in sistemi
informatici. A tal fine deve essere garantito:
- che siano adottati sistemi idonei alla registrazione degli accessi (autenticazione informatica)
ai sistemi di elaborazione e agli archivi elettronici;
- che i sistemi informatici siano protetti da un meccanismo di profilatura che garantisce
l’accesso alle transazioni in relazione ai compiti e alle funzioni di ciascun utente.
ATTUAZIONE, CONTROLLO, MONITORAGGIO
3.1. COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE
Villa G Società Agricola s.r.l. promuove la comunicazione della presente Policy Anticorruzione,
con modalità idonee alla diffusione a tutti i Destinatari e l’attuazione di programmi di
formazione specifici, con lo scopo di garantirne l’effettiva conoscenza.
3.2. IL REFERENTE ANTICORRUZIONE
La Direzione Generale è l’organo deputato alla vigilanza sull’implementazione e diffusione della
presente Policy.
In particolare, la Direzione Generale ha il compito di:
- supervisionare l’adozione del sistema di controllo a prevenzione della corruzione;
- fornire consulenza e guida ai Destinatari sul contenuto della Policy;
- monitorare che la presente Policy sia conforme alle best practice ed alle normative locali in
tema Anticorruzione;
- relazionare il vertice dell’organizzazione su eventuali significative carenze in relazione
all’adozione, diffusione e adeguatezza del sistema di gestione per la prevenzione della
corruzione, al fine di consentire l’adozione dei necessari provvedimenti.
Analoga responsabilità è assegnata ai soggetti posti al vertice di ogni area aziendale che ne
garantiscono l’osservanza da parte di tutti coloro che operano nell’ambito della loro funzione.
3.3. MONITORAGGIO E AUDIT INTERNO
Un’attività periodica di verifica è prevista sul rispetto dei principi e regole di comportamento
contenuti nella Policy, ovvero sulla loro efficacia e adeguatezza per il contenimento dei rischi
di corruzione.
Tale attività è svolta, in misura e cadenza commisurata al rischio, coerentemente con le
attività di Assurance sul complessivo sistema di controllo interno, dalla funzione interna o
esterna all’organizzazione idonea e con caratteristiche di autonomia e indipendenza rispetto
agli ambiti oggetto di verifica.
I risultati di tali verifiche devono essere relazionati alla Direzione Generale e al vertice
dell’organizzazione per la segnalazione di eventuali significative violazioni della Policy o di
carenze in merito alla sua adeguatezza.
3.4. WHISTEBLOWING E SEGNALAZIONI
Tutti i Destinatari sono tenuti a segnalare atti di corruzione tentati, presunti o effettivi di
cui sono venuti a conoscenza e qualsiasi altra violazione della Policy Anticorruzione.
A tal fine sono istituiti canali dedicati di comunicazione al Comitato Etico, attraverso il
sistema di Whistleblowing, oltre che per e-mail all’indirizzo ethics.committee@villagfarm.it.
Nella gestione delle segnalazioni è garantita la massima riservatezza dei segnalanti, fatti
salvi gli obblighi di legge.
Inoltre, Villa G Società Agricola s.r.l. non effettuerà azioni ritorsive (sanzioni disciplinari,
demansionamento, sospensione, licenziamento o interruzione dei rapporti di collaborazione), né
discriminerà in alcun modo l’autore della segnalazione che abbia svolto in buona fede azioni
mirate a riferire eventi o situazioni in contrasto con la Policy Anticorruzione.
Il Comitato Etico valuterà le segnalazioni pervenutegli e potrà convocare, qualora lo ritenga
opportuno, sia il segnalante per ottenere maggiori informazioni, che il presunto autore della
violazione, dando inoltre luogo a tutti gli accertamenti e le indagini che siano necessarie per
appurare la fondatezza della segnalazione.
Nel rispetto della riservatezza del segnalante, eventuali significative violazioni devono essere
relazionate alla Direzione Generale e al vertice dell’organizzazione.
Inoltre, tenuto conto che
la presente Policy integra il Modello Organizzativo previsto dalla normativa italiana ai sensi
del D.Lgs. n. 231/2001, eventuali segnalazioni di ipotesi di reato o violazioni con riferimento
ai reati presupposto previsti dal Decreto, devono essere comunicate all’Organismo di Vigilanza
specificatamente nominato.
3.5. SISTEMA DISCIPLINARE
L’osservanza della Policy Anticorruzione è parte integrante degli obblighi contrattuali dei
dipendenti, collaboratori e, più in generale, di tutti i Destinatari.
Eventuali violazioni rendono applicabili provvedimenti da parte della Società, modulati in
relazione alla gravità e nei limiti del quadro normativo in vigore.
Relativamente ai dipendenti, l’inosservanza può determinare procedimenti disciplinari e
sanzionatori sino all’interruzione del rapporto di lavoro e, per gli amministratori e organi
della Società, la sospensione o la revoca della carica.
L’inosservanza da parte dei soggetti esterni può determinare la risoluzione del contratto,
incarico o in generale del rapporto in essere con la Società, nonché - laddove ve ne siano i
presupposti - il risarcimento dei danni.
3.6. APPROVAZIONE ED AGGIORNAMENTO DELLA POLICY ANTICORRUZIONE
Villa G Società Agricola s.r.l. approva con delibera degli Amministratori la presente Policy
Anticorruzione e ne promuove l’adozione da parte di tutte le parti destinatarie.
La Policy è soggetta a revisione periodica qualora le normative anticorruzione nazionali e
internazionali, cui si fa riferimento in qualità di best practice, siano soggette a cambiamenti.